Highschool DxD
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(attenzione: potrebbero esserci parolacce o contenuti forti)Cap.4 - Una giornata da non dimeticare
Mi girai e rigirai fra le coperte, poi mi alzai all'improvviso e mi misi seduto sul letto. Ansimavo, ero mantito di sudore.
"Perché? Perché deve succedere a me?", guardai la sveglia, erano le 3:05. Mi alzai, andai ad aprire la finestra e mi affacciai.
"Che bel ciel stellato, infondono tranquillità" e continuai a fissare il cielo, le stelle e la Luna.
Restatti lì fermo per più di mezz'ora, poi andai in cucina a bere acqua. Poi andai nella mia stanza e presi le mie spade "quanto ci tengo a loro, specie a quella col fodero bianco...mi infonde tranquillità e pace....già
pace" risi tristemente.
Pulì le lame delle mie spade, posai le mie spade nella parte del letto accanto a me, e mi addormentai.
DRIN! DRIN! DRIN!
Ed ecco il suono della sveglia.
Mi svegliai e mi alzai, andai in bagno e poi in cucina. Mangiai 2 uova e un bicchiere di succo d'arancia.
Dopo, preparai il pranzo: sushi, takoyaki, riso e una mela intera "mh, la morderò...tanto per passarmi il tempo" dissi.
Ho chiuso casa e tutto, ma non prima di portarmi con me le mie 4 katane. Mi diressi a scuola "ora che ci penso, non mi hanno ancora dato l'uniforme scolastica...mh chissà perché, forse non hanno della mia misura!?" risi e presi un po il broncio.
Adesso sono di fronte la mia scuola, guardai nell'orologio della scuola, erano le 7:58 'sono fortunato anche oggi' pensai.
Entrai e andai verso la mia classe.
Arrivai nel corridoio dove c'era la mia classe ed entrai. Tutti, ragazzi e ragazze, a fissarmi, di più le ragazze. 2 dei ragazzi, mi guardavano con odio e paura 'ah bene, cominciamo bene, mi fa piacere'.
Sorrisi e, le ragazze avevano il viso rosso, mentre i ragazzi mi salutarono...tranne quei 2. Mi sedetti e poi arrivò il prof.
"Bene ragazzi, prendete i vostri quaderni e scrivete ciò che sto scrivendo io alla lavagna", tutti dissero "ok, prof".
Ci ha fatto scrivere
le guerre del Giappone, non so perché ma tutti erano stanchi da scrivere, io ero interessato alla lezione.
Quando suonò la campanella del cambio dell'ora, molti sbuffarono felici, chi diceva "finalmente, non ce la facevo più" altri "sembrava che non finisse più" altri ancora "lode alla campanella" e cose così.
'Davvero era così terribile il
studiare troppo?' risi nel mio pensiero.
Poi il prof disse "ragazzi, prima che viene l'altro insegnante, devo dirvi una cosa: per domani, studiare tutto quello che abbiamo scritto fin ora, ci sarà interrogazione. Dovete sapermela a memoria, non tutta certo, ma le cose importanti sì", dopo aver detto ciò, il prof se ne andò e arrivò l'altro prof: quello di matematica.
"Ragazzi, oggi lezione nuova e poi esercizi delle ultime cose che abbiamo fatto fin ora, inclusa questa lezione", molti dissero a bassa voce "oggi ho un diavolo per capello" altri "non ce la farò mai a sopportare tutto questo" altri ancora "oggi è il mio giorno sfortunato" altri 3 "no, ti correggo: oggi non è una giornata fortunata per nessuno aaah". Poi tutti guardarono me, sorpresi "guardate il nuovo studente, non sembra lamentarsi o stanco come noi.....non è capisco il mottivo", mentre le ragazze dire "beato lui, che ragazzo positivo che è" e tutti sospiravano.
Non me ne fregai più di tanto e continuai la lezione.
Guardai con interesse tutto quello che spiegava il prof, sia a parole che scritto.
Poi il prof disse "ragazzi, ho finito. Chi viene alla lavagna?" era felice, poi alzai la mano "prof, posso venire io?", poi il prof disse "bhe, una volta che nessuno risponde, sì, vieni Marco", andai alla lavagna. Poi il prof disse "bene, Marco. Cominciamo con dalle equazioni" fatte, "bene, Marco, ora le frazioni" fatte, "adesso le equivalenze" fatte, "adesso le espressioni" fatte, "espressioni con le potenze" fatte, "espressioni con le potenze, frazioni" fatte.... Tutti gli alunni si stupirono, il prof avevo quel "nervo" sulla fronte... 'Mi sa che voleva bloccarmi e non se la spettava, hihihi' pensai felicissimo.
"Bene Marco, molto bene. Adesso la lezione di ora" fatto. "Bravissimo Marco, molto bene. Hai un'ottima memoria, bravo", risi imbarazzato 'già, un'ottima memoria' pensai tristemente, ma non lo detti a vedere.
Andai a sedermi, dopo che il prof si complimentò con me, tutti avevano bocche spalancate, mentre le ragazze mi guardavano con ammirazione.
Suonò la campanella del pranzo e, andai fuori classe.
Mi sedetti a quell'albero che, ormai gli ho preso l'abitudine... Mi sedetti e poi, di nuovo, di nuovo quel presentimento. Aprì gli occhi e vidi le 2 senpai, mi sorrisero e mi salutarono, mi girai la testa infastidito con gli occhi chiusi, tutti mi guardarono perplessi, specie le 2 ragazze.
Finì e andai in classe, cominciò l'ultima lezione che, per di più, avevamo 2 ore: inglese.
Iniziò la lezione e, il prof disse "sei tu il nuovo studente?" annuì e lui continuò "bhe, visto che non ci conosciamo, io sono il prof d'inglese...piacere" sorrise "il piacere è tutto mio, prof" dissi con gentilezza e sorrisi. 2 di quei ragazzi, che poi scoprì che si chiamavano Motohama e Matsuda, dissero a bassa voce ma, io li sentì "certo che è un ragazzo strano! Quando noi spiavamo il club di kendo, aveva un viso che faceva venire i brividi a solo guardarlo, anche con le 2 senpai è indifferente, però, con le ragazze, i ragazzi di questa classe -tranne noi 2- e con i prof, è tutto un altro ragazzo. È diverso!" - il suo amico annuì.
'Ah, quindi è questo che pensano di me? Bhe, dopotutto hanno una buona vista' ghignai. Poi il prof disse "Marco, quanto sai l'inglese? Fino a che punto, lezione ecc?" - gli dissi "prof, mi metta alla prova" - "come vuoi".
"Allora, hai scritto qualcosa nella lezione di stamattina?" - annuì e il prof proseguì "molto bene, fammi vedere e poi traduci" - "ok, prof".
Appena ho finito, tutti, incluso il prof, si stupirono "si può dire che l'inglese lo so" dissi grattantomi la nuca, "si può dire? Lo sai è come" con una goccia dietro alla testa.
Comminciammo la lezione e poi uscimmo tutti.
***
Feci un giro per la città, è andai in quel parco dove Raynare ha preso Asia, con mia grande sorpresa...rividi Asia. Ci abbracciammo felici, e lei, con le lacrime agli occhi di felicità.
"Asia, stai bene? Come sono felice di rivederti. Che cosa è successo? Dove ti ha portato Raynare? - lei, in tutta risposta disse "Sto bene, grazie. Raynare non mi ha fatto del male, mi ha solo portato in Chiesa", la guardai e gli dissi "perché proprio in Chiesa?" - "io abito lì" disse, poi io gli dissi "è così eh? Aspetta, perché ti ci ha portato Raynare?" - lei mi ha detto "perché, anche lei vive lì" poi però, mi feci scuro in volto, anzi negli occhi...dopo 3 secondi, ritornai quello di prima - la guardai e sorrisi nel rivederla.
"Ehi, ti va di andare a far un giro con me?"
"sì, ma dove?" disse.
"Mh, che dici se in una sala giochi e...sei mai andata a un parco giochi?" disse felice.
"Emh, no. A dir il vero, non conosco questi posti, non ci sono mai andata" e divenne triste.
"Bhe, io non ho nulla da fare e, neanch'io ci sono mai andato. Che dici che ci andiamo insieme a scoprire questi posti?" risi entusiasto.
Lei esitò per un attimo e poi disse "d'accordo" rise. Quel sorriso di Asia, è l'unica cosa che mi fa diventare felice.
"Grazie Asia" gli sorrisi.
Lei divenne rossa e poi mi disse "ma di cosa?" mi guardò interrogativa.
"Semplice! Per farmi passare questi momenti felici" dissi troppo felice.
Lei esitò un attimo e poi mi sorrise.
"Allora....cominciamo?" dissi e lei annuì.
Andammo prima nella sala giochi, c'erano vari giochi: arcade, come ci ha detto il commesso, poi un gioco nel guidare un'auto virtuale, bowling, mini basket, moto virtuale, gioco sparatutto virtuale (sempre 3D), ed altri giochi.
Abbiamo cominciato prima con il bowling, gli ho spiegato le regole ad Asia e come di prede la palla, in un primo momento Asia cadeva spesso 'che goffa che è.....però, è una goffaggine carina, ed anche divertente' risi felice nel vederla ancora.
"Asia, ti insegno un trucco", gli dissi di abbassarsi il più possibile, fare avanti e indietro con il braccio e, porgersi un po in avanti, non tanto quanto la linea che lo richiede. Asia, a che era euforica e molto a volerci riuscire, a che ora....mi guardò triste.
"Marco, sono una frana" gli stavano uscendo delle piccole lacrime agli occhi.
'Anche così, è carina'.... "Tranquilla Asia, la prima volta è difficile per tutti" lo dissi accarezzandole la testa.
"Asia, ti aiuterò io" gli sorrisi.
Allora, mi misi come lei, misi la mia mano destra nella sua mano dove teneva la palla, le tennì mano e palla, e feci il mio braccio (+ il suo) avanti e indietro...lei divenne rossa al nostro contatto.
Per nostra fortuna, il metodo funzionò e lei fece Strike al primo colpo. Poi mi tolsi.
"Siiii ci sono riuscita! Grazie Marco" mi guardò felicissima.
"Non c'è di che!" e gli risi.
Abbiamo finito, anche se io avevo vinto, visto che eravamo a 72 per me e 36 per lei, gli dissi "Asia, non ti preoccupare, la prossima volta andrà meglio. Chissà, forse la prossima volta mi batterai" e gli feci l'occhiolino.
Lei rise e poi mi ha detto "non p-posso mai s-superare M-Marco, lui è molto più b-bravo di me" rise tristemente.
"Asia..." e l'abbracciai "...non dire così, anch'io all'inzio, avevo cominciato a perdere, però, mi sono sempre fatto coraggio e non mi sono mai arreso. Quindi Asia, non arrenditi e continua a provarci" gli dissi serio. Asia capì e annuì.
"Ok, adesso andiamo all'auto 3D? Prima provo io o tu?" le dissi.
"Mh fammi pensare.... Comincia tu".
"D'accordo allora".
"
Inizio gioco", il gioco l'ho messo sulla modalità
campioneMisi i piedi sull'acceleratore, poi misi sulla prima, poi seconda, terza, quarta e alla fine alla quinta.
"Wow!" non solo Asia ma anche tutte le persone della sala giochi, si sono uniti a guardarmi giocare.
Dopo 10 minuti circa dalla partita, perché il gioco durò così.
"
Game Over! 1° posto. Punteggio:100.000.000.000.000.000.000".
Tutti lì dentro "WOW!!! Ha raggiunto il punteggio più alto, raggiunto fin ora. Nessuno sarà in grado di superarlo" urla da tutte le parti, ma di gioia.
Poi Asia mi disse "Bravissimo Marco, io non sarò in grado di superarti o arrivare al tuo livello" si rattiristò.
"Asia, che ti ho insengnato? Che ti ho detto 5 minuti fa?" la guardai seria.
Poi lei mi disse ".....di non arrendermi mai?", "brava Asia" la guardai sorridente.
"Allora? Cominciamo? Se non ti fidi in qualcosa, chiedi e ti aiuto" ed Asia annuì.
"
Inizio gioco", glielo misi nella modalità
facile.
Asia inizio un po male, dopotutto non ci ha mai giocato, era nervosa 'questo non va bene' pensai "Asia, tranquilla! È solo un gioco, perciò tranquilla, ci sono io qui a farti da tifo. Su, forza Asia, mettiti d'impegno e ce la farai... Tranquilla!" Asia si calmò.
Dopo un po....
"
Game over. 2° posto. Punteggio: 50".
Asia poi si riattristo. "Asia, guarda che non è male come punteggio",
"Ah no?"
"No. Il 2° posto, sai, in gioco, i più
forti sono il 1°, 2° e 3° posto. Tu sei arrivata al 2° posto, il che è un miglioramento. Perché, se si arriva al 3° posto è come essere vicino al perdere ma, visto che sei arrivata al 2° posto, cioè dopo il 1° significa che, sei quasi forte, ma comunque buono.
Mentre, quel
50 è buono, per la modalità
facile, il
massimo è 100, o almeno chi ci arriva. Ma, il 50 è la metà. Asia, hai ottenuto ottimi risultati. Riuscirai a fare buone cose se solo ti ci metti d'impegno. Asia, ti ricordi quando poco fa, nel bowling, hai fatto 36 punti? È buono anche quello. Io ho fatto 72. Ma, se ci pensi bene, 36 è la metà di 72. Ciò significa che, Asia, hai ottime probabilità di vincere. In ogni cosa, se solo ti ci metti d'impegno, ci riuscirai" gli risi con ammirazione, lei diventò rossa e felicissima alle mie parole.
Siamo andati alla moto virtuale.
La moto era come quella vera, solo che, non camminava, era ferma e, davanti c'era lo schermo come quello dell'auto. La moto era rossa.
Sono salito, non c'erano modalità, quindi...
"
Inzio! Luogo scelto: Grand Canion
GO!Cominciai, era fatto benissimo, le strade erano ripide, accelerai sempre di più, anche quando c'erano le curve... Sono salito su una montagna a forma di uovo, e sono risceso subito dopo. Per 2 mottivi: 1 volevo far vedere ad Asia quanto ero bravo e, 2 volevo superare le altre moto nel gioco.
Corsi, non mi importava se andavo a sbandare, ero troppo preso che non m'importava che facevo bruciare le ruote.
BRUN! BRUN! Sempre di più.
Vidi la scritta "FINISH" accelerai e poi...
"
Game Over! 1° posto. Punteggio: 100.00.000.000.000.000.000Stesso punteggio, in pratica.
Tutti lì si graturarono con me. Anche Asia, sembrava una bambina felice nel corpo di una ragazza.
Siamo andati in giochi "arcade" e...
C'erano: uccidere zombie, dinosauri, King Kong, Godzilla, mostri ed altro.
Andai in quello sparatutto zombie, presi il fucile, o qualsiasi cosa fosse, non so molto, anzi, completamente niente, sulle armi da fuoco. Io mi baso solo sulle katane, archi e frecce, insomma, armi non da fuoco. E poi...
BANG! BOOM! BOOM!
Gli zombie erano dovunque, a sinistra, a destra..insomma, da tutte le parti. Fatti davvero bene, sembravano persone vere.
Asia mi dice "wow". Con tanto di stelline nei lati della testa.
"
Game Over! 1° posto. Punteggio 1000/1000.
"Ah quindi, il punteggio massimo è 1000, ed io ne ho fatti 1000? Bhe, quando si dice
la fortuna del principiante eheheh".
Poi Asia mi guardò "Che c'è, Asia?" chiesi, mi disse che doveva andare alla toilette, e così risi. "Asia, non c'è bisogno di chiedermi il permesso. Dai, vacci!" lei arrossì e se ne andò.
Appena era ritornata, guardò fisso un....gioco!?
"Asia?"
"Emh, si che c'è?" chiese.
"D'accordo, quale giocattolo vuoi che ti prendo"?
"Eh? No niente, ora dove si va?" disse sorridendo.
"Prossima fermata: quale giocattolo vuole Asia?" la guardai serio ed anche interrogativo.
Poi Asia si decise e disse "q-quello lì".
Guardai meglio, ed era uno strano peluche rigato di giallo e nero, dalla faccia sembra un topo.
"Daccordo! Te lo prendo" le dissi sincero e serio.
"Eh!? No, non c'è ne bisogno" era imbarazzata e agitata.
"Invece si" le sorrisi.
'Mannaggia! Ed è la mia prima volta...speriamo in bene' pensai.
'Ci sono....Ci sono....' "Ecco qui, Asia" e glielo porsi.
Asia lo abbracciò tutta contenta.
"Asia, andiamo a mangiare? Muoio di fame" e lei annuì.
Siamo andati in un ristorante facile per me ma specie per lei.
Lei ordinò un piatto di pasta, ed io pure.
Dopo, siamo usciti e siamo andati in un parco a guardare i bambini giocare.
Asia guardava quei bambini con i propri genitori, felice e malinconica.
Quindi... "Asia, vado a fare una cosa e poi ritorno. Tu resta qui, ok?" - "ok".
Dopo 2/3 minuti, sono ritornato. "Ecco Asia", glielo porsi ed Asia disse "cos'è?"
Lo guardai meglio e poi dissi "zucchero filato" e le ritornò il buon umore di prima.
"Dividiamo?" gli dissi e lei annuì.
Mangiammo, poi siamo usciti... "Asia, sta facendo buio, vuoi che ti accompagno a casa?" - lei disse no con la testa.
Allora "va bene! Ma sta attenta, ciao. Ci vediamo domani, magari dopo la scuola? E domani andiamo al parco giochi?" lei annuì.
Mi stavo girando per andarmene, ma all'improvviso, qualcuno mi afferrò la maglietta... Era Asia. "Che c'e, Asia?" chiesi.
"Marco, ti ricordi quando tu hai visto il mio potere?" mi disse seria ed io annuì, lei continuò "si chiama Twlight Healing. Quando tu l'hai visto, perché non sei scappato?" mi guardò seria, allora gli dissi serio "perché dovrei aver paura del tuo potere? Insomma, guarisci le persone, allora...perché aver paura? Non capisco. Asia, io non ti odio se è questo che vuoi dire, dopotutto.... Perché dovrei odiare la mia unica e vera amica?" le sorrisi.
L'ultima frase
amica, mi sta guardando con le lacrime agli occhi "Asia che hai?" le chiesi preoccupato.
"Marco, d-davvero sob mi credi un'amica sob?" - "No, Asia noi 2
siamo amici" e l'abbracciai. Restammo così per 5 minuti o forse anche di più.
Poi la guardai dritta negli occhi "Sai Asia? Sei più carina quando ridi che quando piangi" e le accarrezzai i capelli. Lei divenne rossa e poi mi fece un sorriso "grazie" e fondò sul mio petto.
Dopo gli dissi "Bene! Viediamoci anche domani. Ok Asia?" - "Sì" e se ne andò.
Tramontò il sole, scese la sera.
"Aaah, che bella giornata che ho passato" dissi ad alta voce.
"Non sarà così per molto" mi bloccai, chi era quella voce? Vidi davanti a me, una ragazza vestita di blu o era nero? Con il buio non capivo. Però, qualcosa raccolse la mia attenzione....ali nere.
"Sei un angelo caduto?" domandai per avere conferma.
Lei sadicamente disse "si".
Poi gli dissi "che volete da me? Prima Raynare che, fece finta di essere
umana per poi trasformarsi in un corvaccio troppo cresciuto, poi un uomo con tanto di capelli e mantello in stile
Van Hellsing e adesso tu!? Andiamo! Che volete da me?" lo dissi tutto d'un fiato. Quella li si mise a ridere "ahahahah" poi mi guardò storto "come hai hai osato chiamare la nostra leader-angelo-caduto per nome? E poi come l'hai chiamata?
Corvaccio? Muori, misero diavolo" e si preparò una lancia di luce violetto.
'Eh? Diavolo? Ma di che parla questa? Ah vabbe, lasciamo perdere'. Avvertì una presenza ma, non vidi nessuno a parte me e la donna-corvaccio.
Mentre mi stava lanciando quelle lama-luce... Presi la mia spada dal fodero bianco e, mi feci scudo "Ahah non te l'aspettavi eh? Eh mi dispiace, contro il tuo collega, non ho potuto proteggermi perché non avevo le mie spade ma adesso..... La tua ora è giunta" ghignai e lei disse "per un bel ragazzo, avere la lingua tagliente..." la interruppi "ah, grazie del complimento" le sorrisi, lei divenne un po rossa e disse "va bene, ora basta".
Ed ecco la lancia arrivare.
Con la mia spada, deviai il colpo più e più volte, credevo di farcela però....
Dal cielo arrivarono 2 angeli caduti, quel tizio con il cappello e una ragazzina gothic lolita con i capelli biondi, la donna la chiamati
Donnasaige l'uomo, e
Miltlet la ragazzina.
"Perché siete qui?"
"Ci hai messo troppo tempo, e volevamo capire perché non tornavi" disse l'uomo.
"Ecco vedete, quel ragazzo laggiù, ha chiamato la nostra padrona per nome, con aggiunta il soprannome di
corvaccio". Tutti e 3, mi guardarono male, molto male.
"ADESSO MORIRAI" mi dissero in coro.
"Ah sì? Vedremo" ghignai.
"Insolente" la ragazzina disse.
"Merdoso diavolo" l'uomo.
Ed infine
"Muori BASTARDO".
Ed ecco le 3 lance: gialla per Miltlet, azzurra per Donnasaige e violetta per la donna di prima.
Potevo benissimo ripararmi ma... La lancia dell'uomo colpì la mia mano e così, non ho potuto tenere la katana. Allora, con la sinistra, la misi nel fodero e poi ghignando dissi "Tutto qui quello che sapete fare? Ah e poi, è scorretto! 3 contro 1!? Vigliacchi!".
Loro, prima ghignarono e poi si incazzarono davvero.
La lancia gialla, dritta nel petto.
Quella violetta, nella gamba sinistra.
"Cazzo! Fa un male cane, sta volta...più dell'altra volta" urlai in preda al dolore.
"Che volete farmi?" dissi guardandoli con rabbia, l'uomo disse "ovvio no? Ucciderti" risero sadicamente.
"Ehi corvaccio, la ferita che ti avevo inflitto, ti è guarita, eh? Sai, ricordavo che urlavi pietà" lo guardai per poi ridere.
Le ragazze in coro dissero "davvero? Davvero ti sei fatto battere da questo moccioso?" lui, incazzato disse "in quel momento, non era solo... Se non fosse stato per quel fulmine, l'avrei ucciso" - 'Whoh, aspetta un attimo, non era un sogno?'...
Guardai l'uomo e disse "certo, certo. Scuse migliori non te ne se sai inventare? Se vuoi fare il figo davanti alle ragazze, almeno inventati una scusa migliore" le ragazze risero e poi mi guardarono serie , mentre l'uomo disse "ADESSO BASTA!!! MUORI MERDOSO DIAVOLO!!!".
Allora io, per completare l'insalata "di nuovo quel 'merdoso diavolo'? Nomi diversi, no eh? Non hai prorprio....immaginazione?" lo guardai senza emozioni, anche se dentro di me, non smettevo di ridere.
"Adesso basta! Ragazze, al mio 3 attacchiamo" - "d'accordo" dissero entrambe.
"1" dissero in coro, 'cazzo, mi avevano ad un centimetro' pensai.
"2" dissero in coro, mi prepararono.
"E.....3" dissero in coro e poi...il colpo superò perfino alla mia schiena. Cadi a terra. Fui trafitto da parte a parte, conficcato nel terreno.
Tutti e 3 risero e dissero "è fatta! Torniamo alla base".
Poi, appena un po "F-fermi" sputai sangue.
Si girarono "mh? Ancora sei vivo? Allora, che dite, altre 3 lance?" i 2 annuirono alla donna.
Di nuovo! Altre lance nel mio petto. Però sta volta, 4 lance dal basso fino in alto, evitando le mie parti importanti: cuore, cervello e altro.
Risero ancora.
"Ehi, b-bastardi. I-inve-ce di c-cazzeggiare, u-uccidetemi no?" ghignai.
"Cosa? Sei ancora vivo? Nessuno è mai restato vivo dopo questi attacchi, anzi, dopo 2 lance - il che era raro - morivano, e invece tu...".
"Ok ora b-basta! Toc-ca a me, bast-ardi", mi ero incazzato sul serio.
Presi tutte quelle lance, li tirai fuori dal mio corpo e, le lanciai a destra e a sinistra. Mi tolsi quelle sulle gambe e braccia, non riuscivo ad alzarmi... Ero strapieno di sangue.
"Ahahah stai a terra, non vedi che manco ti sai alzare?" risero.
"Addio, bastardi", mi guardarono interrogativi e poi risero.
Presi quelle 10 lance, 2 alla volta però.
Una nella mano, l'altra nell'altra mano.
Una la tirai nel piede dell'uomo, la sua lancia.
La lancia gialla, nel petto della ragazzina.
La lancia viola, nello stomaco della donna.
L'altra lancia azzurra. In tutto le lance erano 3 gialle, 3 azzurre e 4 violette.
Altre lance nelle braccia, gambe, petto e stomaci di quei tizi.
"Addio eh? Siete voi a dirmi addio a me" risi sadico. Non credo che mi era mai successo, ma adesso...loro avevano paura di me, mi bastava. Si tolsero quelle lance ....Corsero via, non potevano volare perciò...me ne approffitai.
Con tutto quel sangue che perdevo, non mi sono arresso, presi la mia spada dal fodero bianco e.... Corsi verso di loro.
"Ehi, dove scappate? Visto che siete dei codardi?" - loro corsero, quanto paura avevano?
Ero ad un passo da loro.
Prima, traffissi, dove c'era il cuore ma da dietro, la ragazzina. Lo stesso con la donna e poi con l'uomo.
Ritornai indietro e, mentre camminavo.... Cado a terra. Vidi, da dietro il buio della strada, 4 sagome, non vidi bene i vestiti ma, alcuni delle loro cose si: ad una, gli ho visti i capelli cremisi ed occhi verde mare e...sorrideva? L'altra, capelli neri, ed erano raccolti in una cosa. E rideva.
Poi, una ragazzina con i capelli bianchi ed occhi dorati, senza emozione.
Poi un ragazzo, capelli biondo platino ed occhi azzurri.
Sentì dire solo "Incredibile", "stupefacente", "meraviglioso" e qualche "ara ara". Poi, non sentì né vidi più nulla.
'Un altro giorno concluso. Game Over!' e ghignai. Poi, non pensai ne feci più nulla. Svennì.
Quel "sei più carina quando ridi che quando piangi" è una frase che Terence dice a Candy, nella serie animata "Candy Candy".
Edited by Milo & Luna - 6/4/2018, 00:25